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17 marzo 2012

Solstizio d'Estate


La brezza profumava di mare ed i colori pastello nel cielo donavano una luce
fiabesca al paesaggio morbido.

Erano già le 21:00 di Domenica e lei lo stava attendendo presso i giardini
sul lungomare, abbracciati da palme rassicuranti. Seduta su di una panchina
di legno ripensò al comportamento di lui il giorno precedente; le disse che
lei non contava più, che aveva trovato l'amore della sua vita ed era pazzo
di gioia, lei non avrebbe piu' dovuto intromettersi nella sua vita. Che
storia strana, che sensazioni bizzarre, in fondo non si erano mai nemmeno
visti !!!! Si erano incontrati casualmente e virtualmente su un forum di
attualità politica.

Lei si era ormai definita "l'eterna seconda" .... sempre sorpassata da
qualche nuova figura femminile piu' furba e piu' decisa di lei, ma - in
fondo - perche' stava cosi' male ora ?? Non lo conosceva ancora
personalmente, era solo un uomo virtuale, molto affascinante ed
interessante, ma virtuale. Eppure quest'uomo era riuscito a farla soffrire
moltissimo. Per tutti i giorni precedenti lui le aveva trasmesso il suo
desiderio, la sua curiosità, contava i giorni, le ore, i minuti che li
separavano ed ora, che lei era ad un soffio, lui non si mostrava, anzi non
rispondeva ai timidi approcci che lei intentava. Il sesto senso di lei
l'avverti' di lasciar perdere perche' qualcosa era successo ed infatti -
molte ore dopo, mentre incontrava un suo pretendente senza speranza per non
pensare - arrivò il messaggio di lui che le diceva di aver trovato l'amore
della sua vita. Al diavolo il pretendente che le illustrava le bellezze di
quella meravigliosa città (stessa città di lui), al diavolo l'etichetta, il
contegno .... Lei lo chiamò e gli urlò tutta la disperazione che aveva in
corpo, la telefonata si interruppe e lei scoppio' in un fragoroso pianto che
lascio' il suo pretendente interdetto. No, non poteva finire così, pensò,
decise di inviargli un sms per invitarlo a bere un caffe', incontrandosi,
parlando e vedere se potevano esserci i presupposti per un'amicizia tra
loro. Lui accetto' ; si sarebbero visti il giorno dopo. Lei decise che dopo
quell'incontro avrebbe cancellato il numeri telefonici di lui .... non
sarebbero piu' serviti.

Il suo cellulare squillò , distogliendola da queste sue intime riflessioni :
era lui che la avvisava del ritardo a causa di un incidente. Lei gli disse
che lo stava attendendo e di non preoccuparsi. Non non riuscì a
quantificare quanto tempo trascorse, il cellulare risquillò, lui le disse di
essere lì, non vedendolo, lei decise di spostarsi .... eccolo .... lui era
lì .... con la moto .... lei scorse solo i capelli ricci e gli occhiali
di lui, oltre al fisico possente e ad una considerevole altezza .... un
pugno allo stomaco la colpi' .... era gia'nelle sue mani .... Lui non
riusciva a capire dove lei fosse .... Lei si nascose dietro una palma,
giocando per pochi secondi per poi apparire davanti agli occhi di lui ....
fu un attimo .... una corrente elettrica molto intensa e profonda li legava
.... lui la prese in braccio, la sollevò e la bacio sulle labbra, lei
ricambiò con enorme stupore misto a gioia inattesa.

Lei lo accompagnò a parcheggiare il bolide, proponendogli una passeggiata su
quello splendido lungomare pedonale da lei scoperto nel pomeriggio, lui
acconsentì, anche perché era un luogo a lui sconosciuto. Si incamminarono,
lentamente verso quel lungomare che sarebbe diventato il loro dolce segreto.
Il cielo terso era illuminato da stelle luminosissime ed una luna rosso
porpora si stava levando dal mare, donandogli uno strascico color fuoco.

Parlarono, risero, scherzarono .... entrambi erano affascinati, presi ....
entrambi si sentivano come adolescenti alle prese con le prime cotte serie
.... occhi negli occhi .... labbra su labbra .... le mani di lui -
tenere ed attente - sul capo di lei. Lei sentì di amare follemente
quest'uomo e non ne comprendeva il motivo. Lui parlava e scriveva
divinamente, era anche bello (sebbene lui amasse definirsi ex bello) ed era
anche maledettamente confuso .... un cocktail di misoginismo ed amore
profondo per il sesso femminile .... aveva dei crediti, lui, con le donne e
sembrava volesse riscuotere tutto ora, dando la priorità al suo benessere e
ad i suoi obiettivi. Lei non comprendeva questo immenso amore, ma lo
provava e ne prese subito atto, tanto da proporsi solo e soltanto come cara
e fedele amica, al fine di non confonderlo ulteriormente; lei lo avrebbe
voluto tutto per sé, ma non così; avrebbe voluto essere scelta con serenità,
convinzione, libertà, al contrario lui era innamorato di quella donna
virtuale conosciuta per caso, una donna che avrebbe cessato di essere
virtuale i primi di Luglio. Passarono una splendida serata insieme, tenera,
romantica ma anche fruttuosa per il livello di conoscenza e di confidenza
che si era creato. Lei gli chiese se potevano rivedersi .... si accordarono
per incontrarsi a sere alterne.

Lei tornò in albergo. Non riusci' a dormire e rifletté su tutto; si rese
conto che gli altri - da quella sera stregata - avevano perso ogni parvenza
di interesse ai suoi occhi, non vi era nessuno come lui, in fondo al suo
cuore .

Si incontrarono ancora .... tutte le sere .... camminando e parlando su
quello splendido lungomare pedonale, accanto agli scogli ove il mare baciava
dolcemente la riva. il ventuno di giugno – solstizio d’estate – lei, seduta
su di una panchina, ammirava la luna che, lentamente, abbandonava la linea
del mare per innalzarsi poderosa e padrona nel cielo variegato di stelle e
pianeti. Lui la prese da dietro per le spalle .... Le sue mani sulla pelle
ancora calda dal sole .... Le sue labbra sul collo .... Lei non riuscì a
reagire .... Lui la prese in braccio, l’adagiò sull’erba fresca, tra cespugli
di mirto .... Iniziò a spogliarla dolcemente e mentre le parlava la prese
con decisione ed – in modo determinato – la fece sua. Lei era stordita,
provò a ribellarsi ma non ce la fece ..... Quello che provava era molto
intenso .... I profumi dell’estate si mescevano con quelli dell’amore
appena consumato .... La pelle vibrava ancora .... I vestiti di entrambi
ìintrisi di umori .... E l’estate arrivò.

Vissero una settimana intensissima insieme .... E si ripromisero di
non perdersi di vista.

Lei tornò a casa, corpo e mente, intrisi di ogni particella di quell’uomo
così geniale .... così folle .... Appunto folle. Lui soffriva, da anni, di
bipolarismo ed alternava perio di di esaltazione completa (ove
non dormiva e non mangiava per mesi, divorato da un’energia spaventosa),
a periodi di totale isolamento (spesso, durante queste fasi, veniva ricoverato).

Ma Lui c'é ancora per Lei e Lei per Lui ...... perché quella settimana si protese 
anni ed anni ..... e si protrarrà per tutta la vita.

Hanno amato .... Amano .... e forse Ameranno ...... ma nel cuore di entrambi
esiste una nicchia di profumo di mare e di spuma di onde che alcuno potrà
mai e poi mai intaccare.

A Marco.

15 marzo 2012

Vorrei ....



Vorrei dirti quante volte ti incontro nel mio giorno ....
mentre lavoro e lo sguardo corre fuori, accarezzando quella porzione variopinta di esterno, concesso dalla finestra dell’ufficio,
quando mi accingo ad eseguire i quotidiani gesti che a volte mi attanagliano lo stomaco e mi rendono ribelle al grigiore di ogni giorno.

Vorrei dirti quante volte ti incontro nella mia sera ....
mentre l’acqua ristoratrice scorre tiepida sulla mia pelle,
quando giro, pensosa, le pagine di un libro,
oppure la penna lascia parole indelebili su un foglio bianco

Vorrei dirti quante volte ti incontro nella mia notte ....
mentre il mio corpo si abbandona lentamente al riposo,
quando gli occhi si chiudono e le braccia stringono il cuscino.

Spesso avverto i tuoi pensieri arrivare a me, a volte positivi, multicolori,
traboccanti di speranza,oppure intrisi di una lieve malinconia, velata d’azzurro come certi cieli autunnali.

Le nostre vite, intrise di ripetitiva ed insulsa quotidianeità,
prigioni invisibili ma tangibili che alienano dando, a volte, l'illusione di libertà.
Un prossimo, che rientra nella nostra sfera di ogni giorno, a noi totalmente estraneo ....
corpi a noi obbligatoriamente vicini, ma menti così lontane e sconosciute ....

Piccole cose mi portano sempre a te
Un colore .... una melodia .... un suono .... un profumo ....
Nei miei passi ritrovo il tuo respiro ....
Nelle mie mani le tue mani ....
Sulle mie labbra il tuo sapore ....

So che tu mi senti .... E la lontananza non conta più .... Non ha più
rilevanza ....
Non esiste ....
Sei con me .... E questo mi basta.


14 marzo 2012

Pablo Neruda e Me



Neruda .......

 "Sento vagare il tuo sguardo e l'autunno è lontano:
basco grigio, voce d'uccello e cuore famigliare
dove migravano i miei desideri profondi
e cadevano i miei baci allegri come braci.

Cielo dalla nave. Campo dai colli.
Il tuo ricordo è di luce, di fumo e di stagno quieto!
Oltre i tuoi occhi ardevano i tramonti.
Foglie secche d'autunno giravano nella tua anima. "

 Neruda il poeta della mia tristezza

 Il poeta compagno della mia melanconia ,
della mia solitudine avara ,
del mio tempo vuoto ,
della mia lontananza dal mondo reale ,
della mia lontananza da te ,
della mia voglia di te ,
del mio desiderio feroce ,
della mia eccitazione inutile ,
del mio innamoramento  nuovo ,
strano
sincero
inutile
presente
ossessionante
dolce
semplice
giovane
solitario
ma desiderato e coltivato
come una speranza di fuoco
come una certezza di acqua
come una delusione  di ghiaccio
come un amore terreno di terra
di questa terra vera
veramente vera
come la tua cintura di canto
come la tua  schiena  di  marmo
come la tua bocca di amante
come le tue mani di ladro
capace di rubare amore
anche dove ormai non era più

ti pens o,
ti amo oggetto del mio desiderio
ti voglio sesso della mia eccitazione
sesso fatto di baci nuovi
di carezze inventate
di respiri mozzati
di dolcezze regalate
di dolci violenze
di violenze volute
di violenze cercate
di violenze chieste
di violenze pensate
di violenze aspettate
di sessi confusi
di noi  .... uno
di sesso bevuto
di sesso guardato
di sesso rubato
di sesso graffiato"

Dio che cosa meravigliosamente triste questi pensieri pensati di te con te
per te ,
Voglio amarti .... desidererei essere riamata .... solo e soltanto da te.
Sono gelosa  .........
TI amo ...... Pazzesco ma è così

Tua


13 marzo 2012

Dimmi Che Mi Ami



Sapere che mi ami dalla tua voce mi basta, leggere una mail con un semplice TI AMO mi basta .... sapere che é vero mi basta ....

Ti penso, ma di più : qualunque cosa rimanda a un colloquio con te .... vorrei raccontarti ogni momento,guardarlo e discuterlo insieme a te, certa che me ne faresti cogliere sfumature insospettate, che sarebbero tue, ma diventerebbero nostre ....

Io non voglio essere e nemmeno sembrarti invadente.

Non mi preoccupa il tuo essere complesso, lo avverto, ma è parte di te, è la tua poesia.

Ma non voglio, assolutamente, più di ogni altra cosa, dire o fare qualcosa che possa anche solo minimamente disturbare la tua sensibilità o la tua vita.

Niente è scontato. L'oggi non sottintende mai il domani, può essere solo la base su cui costruire qualcosa in più se si vuole costruire.

Qualunque sentimento ha bisogno di tempo, spazio, verifiche, ma soprattutto molta attenzione e molta cura.

E qualunque cosa tu mi offra per me è compiuta come tale ....

Tu porti sorrisi dentro di me : non voglio niente di meno per te.

Qualunque sia il modo, il tempo, il tanto o il poco, una sola è la cosa che irrinunciabilmente voglio :
che il mio nome, la mia persona ti siano presenti solo nel sorriso e nella dolcezza che mi dai e mi fai trovare dentro.

Ti Amo.

11 marzo 2012

La Clessidra


Una clessidra d'arcobaleno,
Finissimi granelli d'oro che scorrono,
Un granello per l'attesa,
Un altro per mani solennemente intrecciate,
Un altro ancora per labbra avide che s'incontrano,
Un granello per due occhi che annegano in altri due,
Un altro per una mano delicata sulla pelle,
Un altro ancora per un gemito sussurrato,
Un granello per un abbraccio all'unisono,
Un altro per la gioia di esser insieme,
Un altro ancora per parole non dette,
Una clessidra d'arcobaleno,
Finissimi granelli che scorrono,
Continuano a scorrere anche quando lontani,
E scandiscono il tempo che scorre accorciando i tempi del prossimo incontro.
Una clessidra d'arcobaleno,
Finissimi granelli d'oro, nel mio cuore, nel tuo cuore,
Tempo scandito del nostro profondo, vero Amore.