Uno dei miei più cari amici ha scritto : "La vita è cambiamento e
trasformazione, siete stati bene insieme .... un tempo, ora ringraziatevi
reciprocamente ed ognuno vada per la sua strada".
Riflettendo su questa frase, mi rendo conto - e la cosa mi sgomenta - che
in effetti é pressoché impossibile cambiare e trasformarsi mantenendo
intatto un rapporto (soprattutto d'amore).
Il cosiddetto Grande Amore é così grande perché uno dei due (o entrambi)
ha rinunciato a se stesso, alla sua individualità.
Si diventa una sorta di droga per l'altro; si ha l'impressione che senza l'altro non
si possa più esistere .... senza l'altro non si é nulla.
Oppure uno dei due inizia ad evolversi, attua una ricerca personale
interiore che è maturazione, crescita; sebbene, a volte, cerchi di condividere
questo con il partner, inevitabilmente succede che si attua comunque un divario.
Il cammino interiore personale è proprio ed è pressoché impossibile dividerlo con
chicchessia (o sovente è più facile dividerlo con gli amici, quelli veri).
Talvolta è difficile cercare di condividere anche degli hobbies
(alla fine fine poi la richiesta di condividere gli hobbies è un pretesto
per cercare di mantenere un filo importante che permetta a due o più
individui di attuare qualcosa insieme, che doni senso di comunanza).
La situazione ottimale sarebbe poter partire da un sentimento profondo ed
aiutarsi nell'evoluzione personale, nella maturazione, nel cambiamento;
essere alleati e complici pur restando due individui,
due libertà che hanno deciso di unirsi, ma che restano due
libertà.
E' utopico .... forse, non so .... ciò che so è che sarebbe molto
meglio (prima di legarsi) essere giunti a buon punto del proprio
percorso personale oppure non iniziarlo per nulla, così da poter
vivere senza nemmeno porsi taluni problemi.
L'unica certezza che ho è che - qualsiasi sentimento si provi - non si
deve temere di viverlo .... il vivere un sentimento è una crescita personale,
un arricchimento ... è esperienza.
