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01 luglio 2020

A - 69

È una mattina di Giugno inoltrato.
Selene ha appena finito il suo allenamento quotidiano e si accinge a collegarsi per un’altra mattinata lavorativa.
Improvvisamente, il programma di messaggistica del suo cellulare impazzisce ed inizia a ricevere messaggi a raffica, da parte di sconosciuti che le chiedono se fosse lei quella donna che (usando inconsapevolmente lo storico alias di Selene) si era iscritta ad un sito di incontri regionale (e la regione non è la stessa di Selene).

Tra la moltitudine di messaggi ricevuti, il lavoro ed il replicare, a questi signori che no, non è lei la signora dell’annuncio, spicca un messaggio di un giovane uomo, molto educato, che - sebbene lei abbia comunque replicato - si presenta... Simone...

Ed è un attimo... Un arcobaleno appare nel cielo e come  una pioggerella primaverile, cadono gocce di parole... 
Alle parole seguono messaggi scritti... Dosati, compìti... 
Si ritrovano a parlare delle loro vite, dei loro molteplici interessi, pressoché identici (malgrado la differenza d’età, a favore di Simone), delle loro aspirazioni... 
E come se una pianta notturna, rimasta molte ore al buio, si schiudesse ai raggi del sole, avida di luce e tepore.
Dai messaggi scritti ai messaggi vocali... Dai vocali ai primi piani del viso... 

Selene si sente come Alice, quando quest’ultima precipita in fondo al tronco di un albero... Ma all’atterraggio, non trova pozioni magiche , ma il suo Doppelgänger, che si impossessa della chiave incantata ed oltrepassa la porta fatata che porta al Paese delle Meraviglie.
Selene è lì, attonita, osserva l’altra parte di sé in questo Paese straordinario dove il suo doppio ha tutte le sue caratteristiche di sempre (ma sopite da molto... Forse troppo tempo...) : Gioia di vivere, immediatezza nell’ esprimere ciò che prova... Sensualità... Erotismo... Sensi Affinati... Desiderio di dire tutto ciò che passa per la testa, pur non credendoci nemmeno lei a ciò che dice e sente... Non perché non lo desideri...  

Dai primi piani del viso, alle telefonate e susseguentemente alle videochiamate...

Il sentire la sua voce, il vedere i suoi primi piani e l’interagire via video con lui, le crea una sorta di profonda e diffusa eccitazione... 
Brividi profondi le percorrono il corpo, mentre la testa si fa sempre più leggera e tra le gambe sente un calore fluido ed abbondante... 
Mentre lui le dice quanto sia desiderabile, non solo fisicamente, ma anche mentalmente... Lei socchiude gli occhi... Si perde nelle sue parole, mentre un dito giocherella con il suo labbro inferiore e l’altra mano scende... 
Sente la sua voce accarezzarle i capezzoli, che si inturgidiscono ... E scende fino alle grandi labbra, che si scostano lasciando scoperto un clitoride gonfio di nervature e desiderio...
Che voglia prorompente di essere presa... Con dolce determinazione... sentire la sua punta appoggiata alla parete anteriore del suo utero bollente...  Sentirlo espandersi dentro il suo ventre morbido, accogliente... Godere della  sua copiosa esplosione, fluida, piacevolmente invadente  e sapere che è lei a contenerlo... Ad averlo... In quel preciso momento di sfaccettato infinito... 
E quando si mostra in video... 
Questo giovane uomo, maschio, virile... 
che la ascolta e la guarda... Con occhi scuri color ematite, una bocca importante, un corpo piacevolmente villoso, ben definito... 
Come vorrebbe essere lì con lui... Bendarlo affinché possa affinare gli altri sensi... Leccare, nmordicchiare e baciare ogni millimetro del suo corpo... Ascoltare le sue parole... I suoi sospiri, i suoi gemiti mentre gli percorre il pube... Si sofferma a sfiorare con le labbra umide i suoi testicoli gonfi... Gli percorre il glande con la lingua ed arriva al suo prepuzio... Ci giocherella, alternando a parole sussurrate, colpetti sulla punta e leccate al prepuzio... E dopo essere salita sul suo ventre... mette il suo pene tra le cosce, si allunga verso di lui... lo sbenda... Lo guarda negli occhi... affonda il suo viso nella sua barba... e mentre lo prega di parlarle... Lei stimola il suo clitoride con il pene di lui... 
dopo esserle venuta addosso... Scende si gira sulla pancia e lo prega di prenderla da dietro... Le mani di lui le afferrano i fianchi, le dita affondano nella carne, mentre lei alza il bacino per sentirlo meglio... Lui spinge... Prima piano e poi sempre più energicamente finché lei urla dal piacere ed abbandona la testa sul cuscino... In preda all’estasi orgasmica... Ed a quel punto lui le esplode dentro... Urlando come un guerriero che ha vinto la sua battaglia... Appagato... Soddisfatto... Completo... 

Parlano d’amore Selene e Simone... Di viaggi... Di fughe a due... Di chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori... 
Di battaglie da combattere all’unisono per un mondo migliore... 
Di musica da ascoltare e ballare... 
Di posti da esplorare... 
Di quanto siano stati pazzescamente fortunati ad essersi trovati in un modo così fortuito... Quando nella vita di fortuito non c’è alcunché... 
Si dicono cose bellissime, Simone e Selene... 
Parlano di sentimenti... Si gratificano reciprocamente... Si dichiarano... 
Lei vuole che lui si esprima sui suoi scritti, per avere le sue parole sempre a disposizione... Per poterle leggere  nei momenti di lontananza...
Lui si offre di ricostruire il suo spazio, rendendolo bellissimo...
Sono impazienti, Simone e Selene... 
Vorrebbero incontrarsi subito per potersi sfiorare, annusare, guardare e parlarsi anche tramite silenzi assordanti ed eloquenti... 

Selene... Una donna matura, ma che della sua maturità ha l’esperienza, la pacatezza, il saper centellinare situazioni e persone, per poterle assaporare, gustare e rendere l’attesa un piacevole Sabato del Villaggio Leopardiano... Per non bruciare la bellezza inaspettata... 
Per il resto un vulcano perennemente in eruzione... Interessi, curiosità, lotte in cui crede ciecamente... 
È uno spirito libero Selene, ama mordere la vita... Adora tuffarcisi dentro, qualsiasi cosa la vita stessa le riservi... Per lei non esistono le età anagrafiche, ma solo le affinità elettive, il desiderio di conoscere, la curiosità per qualsiasi aspetto della vita...
Detesta la paura... La paura non permette di vivere... Ti rinchiude in un bunker, una sorta di panic room, dove tutto resta all’esterno : dolori, rischi, pianti, sofferenze... Ma anche gioie, soddisfazioni, sorrisi, estasi e tramonti... 
La paura ti rende spento, asettico, insignificante... Inanimato... Un morto che respira... 
La paura è uno schiaffo alla vita... 

Simone... Giovane uomo... 
Un misto di coerenza, sete di giustizia, impegno, coraggio, idealismo, passione per ciò in cui crede. Il tutto misto ad una rettitudine e ad una gentilezza quasi d’altri tempi. Ha una classe ed uno stile innati nel porsi e nel proporsi.
Selene lo definirebbe Rivoluzionario
Sì, Rivoluzionario anche perché squisitamente anacronistico, rispetto alla sua etá.
Simone ha una profonda contezza di sé... Ha un pizzico di narcisismo, accompagnato da una spolverata di autocompiacimento. 
Lui basta a se stesso, la sua vita è completa ed è una di quelle classiche persone che riescono a darsi la buonanotte, prima di coricarsi, essendo in pace con loro stessi e con il mondo.
Questo è il motivo per cui lei decide di non invadere i suoi spazi, le sue abitudini, la sua vita; vuole solo essere un valore aggiunto per lui... 
Come uno splendido fiocco ornamentale, ma non decisivo per la bellezza della composizione stessa. 

Tre giorni di arcobaleno... 
Un arcobaleno luminosissimo e variopinto in cielo estivo scuro e minaccioso... 

Stamani Selene si è svegliata alle 4... Ha trovato il suo Doppelgänger, lascivamente addormentata accanto alla porta fatata, con la chiave incantata tra le dita... 
Decide di lasciarla riposare... 

Trova una scala a chiocciola... Si volta un’ultima volta e si accinge a salirla...
Si ritrova seduta dinnanzi al suo computer... Il cellulare silenziato...
Nessun messaggio... 

Si scollega e decide di farsi una doccia per lavarsi questo sogno dal corpo, perché di sogno trattasi... Bellissimo, tangibile, profumato... Ma pur sempre  un sogno...
Si slaccia il reggiseno, si abbassa la spallina e mentre si china... Un frammento di arcobaleno si adagia leggiadramente sul pavimento...