La brezza profumava di mare
ed i colori pastello nel cielo donavano una luce
fiabesca al paesaggio
morbido.
Erano già le 21:00 di
Domenica e lei lo stava attendendo presso i giardini
sul lungomare, abbracciati
da palme rassicuranti. Seduta su di una panchina
di legno ripensò al
comportamento di lui il giorno precedente; le disse che
lei non contava più, che
aveva trovato l'amore della sua vita ed era pazzo
di gioia, lei non avrebbe
piu' dovuto intromettersi nella sua vita. Che
storia strana, che
sensazioni bizzarre, in fondo non si erano mai nemmeno
visti !!!! Si erano
incontrati casualmente e virtualmente su un forum di
attualità politica.
Lei si era ormai definita
"l'eterna seconda" .... sempre sorpassata da
qualche nuova figura
femminile piu' furba e piu' decisa di lei, ma - in
fondo - perche' stava cosi'
male ora ?? Non lo conosceva ancora
personalmente, era solo un
uomo virtuale, molto affascinante ed
interessante, ma virtuale.
Eppure quest'uomo era riuscito a farla soffrire
moltissimo. Per tutti i
giorni precedenti lui le aveva trasmesso il suo
desiderio, la sua curiosità,
contava i giorni, le ore, i minuti che li
separavano ed ora, che lei
era ad un soffio, lui non si mostrava, anzi non
rispondeva ai timidi
approcci che lei intentava. Il sesto senso di lei
l'avverti' di lasciar
perdere perche' qualcosa era successo ed infatti -
molte ore dopo, mentre
incontrava un suo pretendente senza speranza per non
pensare - arrivò il
messaggio di lui che le diceva di aver trovato l'amore
della sua vita. Al diavolo
il pretendente che le illustrava le bellezze di
quella meravigliosa città
(stessa città di lui), al diavolo l'etichetta, il
contegno .... Lei lo chiamò
e gli urlò tutta la disperazione che aveva in
corpo, la telefonata si
interruppe e lei scoppio' in un fragoroso pianto che
lascio' il suo pretendente
interdetto. No, non poteva finire così, pensò,
decise di inviargli un sms
per invitarlo a bere un caffe', incontrandosi,
parlando e vedere se
potevano esserci i presupposti per un'amicizia tra
loro. Lui accetto' ; si sarebbero
visti il giorno dopo. Lei decise che dopo
quell'incontro avrebbe
cancellato il numeri telefonici di lui .... non
sarebbero piu' serviti.
Il suo cellulare squillò ,
distogliendola da queste sue intime riflessioni :
era lui che la avvisava del
ritardo a causa di un incidente. Lei gli disse
che lo stava attendendo e di
non preoccuparsi. Non non riuscì a
quantificare quanto tempo
trascorse, il cellulare risquillò, lui le disse di
essere lì, non vedendolo,
lei decise di spostarsi .... eccolo .... lui era
lì .... con la moto .... lei
scorse solo i capelli ricci e gli occhiali
di lui, oltre al fisico
possente e ad una considerevole altezza .... un
pugno allo stomaco la colpi'
.... era gia'nelle sue mani .... Lui non
riusciva a capire dove lei
fosse .... Lei si nascose dietro una palma,
giocando per pochi secondi
per poi apparire davanti agli occhi di lui ....
fu un attimo .... una
corrente elettrica molto intensa e profonda li legava
.... lui la prese in
braccio, la sollevò e la bacio sulle labbra, lei
ricambiò con enorme stupore
misto a gioia inattesa.
Lei lo accompagnò a
parcheggiare il bolide, proponendogli una passeggiata su
quello splendido lungomare
pedonale da lei scoperto nel pomeriggio, lui
acconsentì, anche perché era
un luogo a lui sconosciuto. Si incamminarono,
lentamente verso quel
lungomare che sarebbe diventato il loro dolce segreto.
Il cielo terso era
illuminato da stelle luminosissime ed una luna rosso
porpora si stava levando dal
mare, donandogli uno strascico color fuoco.
Parlarono, risero,
scherzarono .... entrambi erano affascinati, presi ....
entrambi si sentivano come
adolescenti alle prese con le prime cotte serie
.... occhi negli occhi ....
labbra su labbra .... le mani di lui -
tenere ed attente - sul capo
di lei. Lei sentì di amare follemente
quest'uomo e non ne
comprendeva il motivo. Lui parlava e scriveva
divinamente, era anche bello
(sebbene lui amasse definirsi ex bello) ed era
anche maledettamente confuso
.... un cocktail di misoginismo ed amore
profondo per il sesso
femminile .... aveva dei crediti, lui, con le donne e
sembrava volesse riscuotere
tutto ora, dando la priorità al suo benessere e
ad i suoi obiettivi. Lei non
comprendeva questo immenso amore, ma lo
provava e ne prese subito
atto, tanto da proporsi solo e soltanto come cara
e fedele amica, al fine di
non confonderlo ulteriormente; lei lo avrebbe
voluto tutto per sé, ma non
così; avrebbe voluto essere scelta con serenità,
convinzione, libertà, al
contrario lui era innamorato di quella donna
virtuale conosciuta per
caso, una donna che avrebbe cessato di essere
virtuale i primi di Luglio.
Passarono una splendida serata insieme, tenera,
romantica ma anche fruttuosa
per il livello di conoscenza e di confidenza
che si era creato. Lei gli chiese
se potevano rivedersi .... si accordarono
per incontrarsi a sere
alterne.
Lei tornò in albergo. Non
riusci' a dormire e rifletté su tutto; si rese
conto che gli altri - da
quella sera stregata - avevano perso ogni parvenza
di interesse ai suoi occhi,
non vi era nessuno come lui, in fondo al suo
cuore .
Si incontrarono ancora ....
tutte le sere .... camminando e parlando su
quello splendido lungomare
pedonale, accanto agli scogli ove il mare baciava
dolcemente la riva. il
ventuno di giugno – solstizio d’estate – lei, seduta
su di una panchina, ammirava
la luna che, lentamente, abbandonava la linea
del mare per innalzarsi
poderosa e padrona nel cielo variegato di stelle e
pianeti. Lui la prese da
dietro per le spalle .... Le sue mani sulla pelle
ancora calda dal sole ....
Le sue labbra sul collo .... Lei non riuscì a
reagire .... Lui la prese in
braccio, l’adagiò sull’erba fresca, tra cespugli
di mirto .... Iniziò a
spogliarla dolcemente e mentre le parlava la prese
con decisione ed – in modo
determinato – la fece sua. Lei era stordita,
provò a ribellarsi ma non ce
la fece ..... Quello che provava era molto
intenso .... I profumi
dell’estate si mescevano con quelli dell’amore
appena consumato .... La
pelle vibrava ancora .... I vestiti di entrambi
ìintrisi di umori .... E
l’estate arrivò.
Vissero una settimana
intensissima insieme .... E si ripromisero di
non perdersi di vista.
Lei tornò a casa, corpo e
mente, intrisi di ogni particella di quell’uomo
così geniale .... così folle
.... Appunto folle. Lui soffriva, da anni, di
bipolarismo ed alternava
perio di di esaltazione completa (ove
non dormiva e non mangiava
per mesi, divorato da un’energia spaventosa),
a periodi di totale
isolamento (spesso, durante queste fasi, veniva ricoverato).
Hanno amato .... Amano .... e forse Ameranno ...... ma nel cuore di entrambi
esiste una nicchia di profumo di mare e di spuma di onde che alcuno potrà
mai e poi mai intaccare.
A Marco.