Strapperò l’ira
dai tuoi occhi,
domando il canto,
di sangue,
azzurro,
che lega le sue
teste stellate
alle labbra di
Perseo
bacerò, la luce
morente
di un’ingiusta
ribellione,
promessa infedele
e preghiera
gridata
nella corrente
nera di un futuro
profondo e
assoluto
picchio con le
nocche
indurite di rosso
basalto
sulla fronte sorda
del destino
ascoltando il
flagello del primo
raggio di sole
abbattersi sulla
brina
martello e
incudine
di inutili
Parole
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